mercoledì 3 marzo 2021

Egeria la ninfa e il re Numa Pompilio

Numa ed Egeria


Numa Pompilio era un uomo retto e devoto agli Dèi. Era stato scelto per succedere a Romolo e governare la bellicosa Roma. Numa si adoperò per la pace ma serviva inculcare nei romani il rispetto delle leggi divine.

Numa vacillò quando venne meno la sua amata consorte, Tazia. In quel periodo, con malinconia, si recava in solitudine presso un bosco sacro che sorgeva lì dove, in futuro, sarebbe stata costruita l'Appia. Nel luogo abitavano le Camene, ninfe delle acque e delle sorgenti.

Una di queste si innamorò di quell'uomo triste e devoto. Egeria, questo era il nome della Dea, divenne nel tempo la sposa di Numa. I due si incontravano ogni giorno nel bosco ed Egeria suggeriva al re come riformare Roma, illustrandogli le ritualità e suggerendogli quali ordini sacerdotali istituire.

Le relazioni tra i Romani e gli Dèi vennero così regolate. Ma alcuni nobili misero in dubbio la relazione di Numa con Egeria. Il re non si scompose e si affidò ai consigli dell'amata sposa. Gli accusatori furono chiamati nella casa di Numa. Era spoglia e modesta. L'arredamento scarno e le dispense vuote.

Il sovrano quella stessa sera invitò a cena i dubbiosi ospiti. Essi accettarono ma lo schernirono per la povertà della sua mensa. Quando ritornarono dopo poche ore, il sovrano li accolse in una dimora lussuosa e bellissima. La tavola era imbandita dei cibi più buoni e il vino migliore riposava in splendide coppe d'oro.

Tutti pensarono che fosse opera di Egeria e tutti si assoggettarono con umiltà alle sue prescrizioni. L'amore tra la ninfa e il re non poteva essere eterno. Numa era un mortale e quando venne meno, Egeria disperata iniziò a vagare per i boschi della Valle di Aricia.

Giunta ai piedi di un monte pianse con tale dolore che la Dea Diana, mossa a compassione, decise di porre fine al suo strazio. La trasformò in una fonte di acqua perenne. Due sono le fonti che ancora oggi portano il nome di Egeria, Una a Roma nei pressi di Porta Capena e una nel bosco di Ariccia sui colli Albani. Questa è la storia della Dea che ha amato il re e che gli ha insegnato a regnare...

A cura di Andrea Contorni



Note e bibliografia:
  • "Miti romani. Il racconto" di Licia Ferro e Maria Monteleone. Einaudi (2014).